25/08/2015 - 25 AGOSTO 2015: PROBLEMA SANGUE. VENUTE A GALLA TUTTE LE DEBOLEZZE DEL SISTEMA
Tanto tuonò che piovve. Gli antichi non si sbagliano.
Era già da circa un anno, da quando cioè si erano stretti i tempi per chiudere tutto il sistema di accreditamento dei Centri di Raccolta secondo le nuove regole, che una crisi di raccolta andava strisciando. Carenze più o meno mascherate.
Con il periodo estivo tutte le vergogne sono venute a galla.
Gli addetti ai lavori si sono giustificati con la scadenza del 30 Giugno per gli adempimenti per l'accreditamento alle nuove regole e addebbitano a queste regole molto stringenti ulteriori problemi nel reperimento del sangue, come a dire che già si mettono le mani avanti per eventuali carenze e disagi nel prossimo futuro.
Insomma il problema sarebbe: TROPPE REGOLE
In Italia non c'è da meravigliarsi se nuove e più stringenti regole mandano in tilt tutto quanto, così abituati come siamo a una totale "deregulation", in soldoni a fare un pò come ci pare.
E veniamo alle considerazioni purtroppo amare:
1) Che ci si dovesse mettere in regola secondo i nuovi criteri lo si sa già da almeno tre anni, ma chiaramente se non vediamo il "santo" nessuno si muove e così si aspetta l'approssimarsi della scadenza (si vive sempre della speranza di proroghe o deroghe) per mettersi in fretta ed in furia quanto meno vicino al rispetto dei nuovi criteri
2) Le ultime visite ispettive non sono state certamente nel mese di Giugno ma già nei primi del 2015 molte strutture avevano già ricevuto l'accreditamento, dunque la scusa del 30 giugno (per vostra conoscenza la scadenza era il 31 dicembre 2014, ma è stata necessaria una proroga di 6 mesi) sembra poco credibile
3) Nessuna pianificazione o programmazione è stata curata in questi tre anni per accompagnare il sistema degli accreditamenti senza creare un crash al sistema. Cioè ci si è chiesto cosa avrebbe comportato al sistema il mancato accreditamento di un Centro di Raccolta? Si sono esperite tutte le azioni possibili per rendere accreditabili in tempo utile tutti i Centri di Raccolta? Si è pianificata una strategia di raccolta che compensasse le inevitabili "distrazioni" connesse alle procedure di accreditamento? NO
4) Al di là della grande ondata di caldo (ma in Sicilia d'estate fa sempre più o meno caldo), questo fattore stride con l'atteggiamento di relativa sufficienza con la quale alcune Associazioni (senza generalizzare per carità, molte associazioni hanno fatto un super lavoro a Luglio e Agosto) hanno affrontato questa emergenza. Per esempio allorquando associazioni con Autoemoteca accreditata si offrivano di andare in aiuto di altre Associazioni e queste ultime rifiutavano con la classica frase "gentili, ma no grazie, i donatori di quel paese sono i nostri e devono donare da noi" o allorquando talune associazioni hanno deciso di chiudere per "FERIE"
E questo apre un altro grande tema. Il fallimento della strategia dei "Trasfusionisti" e del legislatore nel lasciare il totale monopolio della raccolta del sangue al privato sociale. Oggi l'80% della raccolta avviene presso i Centri di Raccolta delle Associazioni che se in qualsiasi momento chiudessero metterebbero la Sicilia in ginocchio. E' mai possibile che i Centri Trasfusionali istituzionalmente preposti alla raccolta e lavorazione del sangue non abbiano un proprio consistente portafoglio di donatori? E' inaccettabile sentire dai trasfusionisti "non ho sangue perchè l'associazione me ne sta portando poco o niente". Ma forse qusto sistema ha fatto comodo a tanti e ha generato come al solito un assurdo "business" con, ne siamo convinti, costi anche maggiori per lo Stato.
Le Associazioni recuperino lo spirito originario di una sana diffusione e sensibilizzazione sul valore della donazione e i trasfusionisti riprendano a gestire in toto il donatore e forse a quel punto verrà raccolto il sangue che serve veramente e non qualsiasi cosa pur di fare "cassa" con il classico surplus di gruppi inutili
Comunque seppure in silenzio e senza troppi strombazzamenti la Lega come sempre ha fatto la propria parte e già il 28 Luglio ha scritto in modo piò o meno pesante alle tre maggiori organizzazioni regionali AVIS, FIDAS, FRATRES e al Responsabile del Servizio Sangue dell'Assessorato Regionale alla Salute, denunciando le cose gravi che stavano accadendo e i gravi ritardi trasfusionali che in vari Centri stavano subendo i Talassemici e Drepanocitici. A questa nota, ha fatto seguito la Circolare n. 08 del 28 Luglio che tempestivamente l'Assessore alla Salute emanava con deroghe sino al 31 Ottobre ad alcuni meccanismi di raccolta del sangue ed inoltre dai primi di Agosto sulle maggiori testate giornalistiche regionali veniva avviata dalla Regione Sicilia una campagna di sensibilizzazione alla donazione (mai vista prima). Meglio tardi che mai.
Dunque la Lega è sempre presente e pronta ad intervenire con le proprie armi, ma purtroppo bacchette magiche non ne ha nessuno tanto meno la Lega. Purtroppo a Catania continuiamo a leggere di ritardi trasfusionali, disagio che pian piano nelle altre provincie sta via via affievolendosi. Ma Catania sappiamo vive questo problema sangue per tutto l'anno e praticamente da sempre. Ci possono spiegare le ragioni i trasfusionisti di ciò? O l'autosufficienza di Catania non è un loro problema. Se è così ci dicano a chi dobbiamo rivolgerci per avere il sangue.
Ma siccome protestare per i problemi è operazione semplice e demagogica, quali le proposte.
In regime di devolution sanitario la competenza è della Regione Siciliana. Dunque:
1) il Tavolo Tecnico per il problema sangue già esistente presso l'Assessorato alla Salute (sarebbe da trasformare in Consulta Tecnica Permanente come fatto per la Talassemia) deve essere convocato urgentemente (non oltre Ottobre) al fine di programmare e pianificare l'attività in previsione delle prossime Influenze stagionali (Febbraio) e della prossima estate, magari invitandoci a partecipare come organizzazione regionale rappresentante categoria di pazienti che più di tutti soffrono la carenza sangue
2) Rendere sistematica da parte della Regione Siciliana una campagna di sensibilizzazione su TV, carta stampata, web (non c'è nessun invito alla donazione sangue sul sito Istituzionale della Regione per esempio)
3) Organizzare una giornata regionale della donazione del sangue, con iniziative nelle varie città a cura di Centri Trasfusionali ed Associazioni che vedano anche una gratificazione ai donatori di sangue (ad es. in quella giornata per i donatori ingresso gratuito ai musei e ai siti monumentali, trasporto extra-urbano scontato e screening gratuiti)
4) creare un sistema di incentivazione e/o penalizzazione per i Centri Trasfusionali compensatori, quelli cioè che raccolgono più per compensare altri Centri che per per se stessi
Credo che anzichè invocare come sempre interventi dall'alto (da Roma arrivano spesso direttive da "libri dei sogni" che prendono a riferimento le regioni già virtuose dimenticandosi spesso che c'è il Sud che arranca, salvo poi dire arrangiatevi) dobbiamo imparare a cavarcela da soli e rimaniamo fermamente convinti che il connubio sanità pubblica-associazionismo potrà trovare quei giusti meccanismi per dare finalmente e definitivamente alla Sicilia l'autosufficienza del sangue.